Matebilandia, a scuola di matematica e fisica in un parco di divertimento

Qual è la forma di un “giro della morte” in un ottovolante? Che traiettoria descrive il passeggero di una vorticosa giostra? Quando si guarda una ruota panoramica si vede davvero una circonferenza? Queste sono alcune domande cui si è cercato di dare risposta con le esperienze di Matebilandia. Il nome nasce dall’unione delle parole Matematica e Mirabilandia, e riguarda un progetto didattico nato nel 2007 da un gruppo di docenti di scuola superiore di Faenza, sulla scorta delle esperienze effettuate dal 2001 dal prof. Giovanni Pezzi. Il progetto coinvolge annualmente migliaia di studenti, che visitano il parco ravennate per svolgere esperimenti, non replicabili facilmente in un laboratorio scolastico. Alle esperienze nell’ambito della fisica, si sono aggiunte operazioni di modellizzazione e calcolo, tipiche della matematica. Le esperienze dei docenti sono state raccolte in un libro che presentiamo, il quale si apre introducendo il concetto di modellizzazione, ovvero di applicazione della matematica a contesti che richiedano un’analisi del funzionamento ed una individuazione dei fenomeni. Questi elementi consentiranno poi di assumere decisioni, restituendo un valore applicativo alle astrazioni tipiche della matematica pura. Una visita in un parco di divertimento consente, ad esempio, di valutare in termini geometrici il moto di un’attrazione o di analizzare e riprodurre il tracciato di un ottovolante, studiandone le varie tipologie di elementi curvi, consentendo di individuare gli elementi che offrono maggiori sensazioni – composte da forze ed accelerazioni – maggiormente apprezzate dal pubblico. Il capitolo 3 si apre con una godibile lezione di matematica in rapporto al Katun – il più lungo inverter coaster d’Europa, prodotto da Bolliger & Mabillard – realizzata rilevando il tracciato, analizzando le curve attraverso funzioni matematiche. Studiando Eurowheel, ruota panoramica alta quasi 90 metri – è invece possibile studiare le sezioni coniche, ed osservare che il profilo non è in effetti circolare, ma ellittico. Anche Colazione da Papere, la giostra tazze, offre interessanti spunti per la misurazione e modellizzazione del moto ellittico. Il libro è corredato con schede pratiche che consentono di riprodurre le esperienze, e di una poderosa bibliografia, che soddisferà i lettori più esperti. Il testo si chiude commentando i risultati di questionari somministrati a docenti e studenti, per registrare le valutazioni di entrambi rispetto all’esperienza trascorsa a Mirabilandia. I dati sono assolutamente positivi, e dimostrano la validità del progetto di presentare un parco di divertimenti come un laboratorio a cielo aperto. (M.C.)

———— Matebilandia, Laboratorio di matematica e modellizzazione in un parco divertimenti, di Lorenza Resta, Sandra Gaudenzi e Stefano Alberghi. Edizione Springer. Pagg. 334, €22,95. Acquistabile nelle normali librerie o sul web, su IBS Bookshop o Amazon.it

La terza dimensione impazza nei parchi di divertimento

Le due dimensioni del cinema non bastano più. Nel mondo dei luna park e delle strutture permanenti del divertimento il cinema è di casa, se si pensa che “gabinetti ottici” furono installati da esercenti spettacoli viaggianti quali gli Zamperla e i Degli Innocenti già nel 1987 e 1893. Anche la evoluzione della tecnologia cinematografica ha visto nel parco divertimenti una sua collocazione. Dopo il Circarama Disney del 1961, ed i cinema 360° che negli anni ’70 spopolavano nei luna park ed in parchi come Fiabilandia, i parchi di divertimento hanno collocato cinema 4D. Oltre all’ IMAX DI Oltremare, Gardaland, Mirabilandia, Rainbow Magicland, Miragica, Cavallino Matto, Zoomarine, ed altre strutture hanno installato o rinnovato le proprie attrezzature negli ultimi cinque anni, confermando una tendenza che è sempre più evidente. Una realizzazione particolarmente interessante è quella offerta da Huntik, una attrazione interattiva realizzata lo scorso anno a Rainbow Magicland, nella quale il visitatore effettua un viaggio su apposite vetture, all’interno di una installazione 5D e può difendersi dall’assalto di creature malvagie sparando con pistole laser. Una sorta di grande videogioco tridimensionale, molto spettacolare. Il mondo dei parchi di divertimento, temporanei o permanenti, offre soprattutto esperienze – siano esse legate alla velocità di un ottovolante, all’altezza di una ruota panoramica o alla visione immersiva offerta dal cinema tridimensionale – ed è evidente l’interesse del settore per ogni tecnologia capace di produrre nel visitatore nuove sensazioni. Del resto, la evoluzione dei prodotti ha premesso di abbattere fortemente i costi, ed è possibile acquistare attrezzature mobili che vanno dai 4 ai 30 posti, con investimenti veramente alla portata di molti: in fiera abbiamo ricevuto una proposta per un 5D da 16 posti con padiglione di 16 metri quadrati a poco più di 40.000 euro. All’ENADA di Rimini, lo scorso marzo, erano infatti numerosi gli espositori che offrivano attrezzature di questo genere. A quelle di produzione cinese si affiancano anche prodotti italiani, tra i quali era installato un cinema 3D con schermo 360° di buon livello, con 8 videoproiettori e filmati coinvolgenti. Certo, a differenza che nelle sale cinematografiche, in genere il prodotto che viene rappresentato ha una grafica da videogioco, che ricorda molto i giochi leader di mercato nel mondo delle console casalinghe. Tuttavia le tre dimensioni – quattro, cinque o sei che siano, con spruzzi d’acqua, aria compressa, fumo, nebbia stimoli olfattivi ecc. – continuano a richiamare un pubblico numeroso. Non a caso le più recenti installazioni sono state realizzate nei centri commerciali, le nuove mete dell’intrattenimento domenicale. Altro ambito in cui le installazioni di prodotti 3D è in forte sviluppo è quello dei musei ed esposizioni. Il mondo dell’”edutainment”, ovvero di contenuti culturali trasmessi con tecniche di intrattenimento, è infatti molto attivo. Sale per filmati tridimensionali sono presenti da anni in tutti i musei della scienza europei. In Italia, sono oltre cento le esperienze di questo genere, che vanno dall’Archeocentro Virtual Pompei, all’Acquario di Genova, al nuovo Acquario che aprirà entro l’anno a Roma. Insomma, un elemento imprescindibile dei nuovi allestimenti museali. In attesa di entrare in tutte le case italiane, la visione 3D è abbondantemente presente nei luoghi del divertimento e nei contesti in cui la cultura si fa intrattenimento.